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New York: verso l’orizzonte e oltre!

Il racconto dell’esperienza frutto della collaborazione tra Unicollege e Associazione Diplomatici

LE MIGLIORI 10 cose da vedere e fare a New York City (2024)

A chi non piace viaggiare? Chi non ama conoscere nuove persone? A chi non piace vedere mondi nuovi? Ecco, a nessuno! Allora, oggi, parliamo finalmente della mia esperienza a New York. Non sono andata in vacanza, purtroppo, ma ho partecipato al progetto “CWMUN New York” di Associazione Diplomatici (se foste interessati: https://www.diplomatici.it/) a cui la mia università ha aderito. Come funziona? Semplice. Ci si iscrive al colloquio, i tutor dell’associazione testano i candidati. Se si è fortunati, e bravi, si può vincere una borsa di studio se il livello di lingua e quello di cultura generale vengono ritenuti adeguati. Infatti, questo evento mondiale e internazionale consiste in un’enorme simulazione di assemblee delle Nazioni Unite in cui i partecipanti devono rappresentare paesi diversi, con i relativi problemi, punti di forza e difficoltà a fine di trovare un punto d’incontro con altri paesi e creare coalizioni relative ad un determinato argomento trattato. Insomma, una sorta di gioco di ruolo, ma molto in grande!

Prima della partenza…

Durante il colloquio, la ragazza ‘addetta’ all’intervista, è apparsa da subito gentile, cordiale, disponibile ed interessata. Il suo compito era testare, al tempo stesso, sia il livello di inglese che quello di cultura generale. E’ riuscita, però, a non mettermi sotto pressione, cercando sempre di mettermi a mio agio. Infatti, a me, ad esempio, ha permesso di parlare di cose, per me, piuttosto interessanti e di mia competenza.
Nei mesi precedenti alla partenza, ho seguito un corso, una volta a settimana per due ore, che mi ha aiutato a capire di più riguardo ciò che avrei dovuto fare una volta a New York. E’ stato, però, utile anche, e soprattutto, ad ampliare le mie conoscenze rispetto ad argomenti di estrema importanza, quali l’ONU, la sua struttura, la sua missione, la sua importanza, eccetera. I tutor, Angelo e Michela, si sono, da subito, dimostrati estremamente preparati e qualificati, ma anche in grado di stabilire con noi ragazzi rapporti umani basati sulla disponibilità, sul confronto e sull’empatia.

New York City, here we are!

Una volta a NY, ho partecipato a conferenze molto divertenti e coinvolgenti: chiunque, infatti, durante i dibattiti, ha la possibilità di scegliere se parlare o meno. Qualora si scegliesse, però, di non partecipare attivamente ogni giorno (per timidezza o paura, ad esempio, come me) ci si ritrova comunque in una situazione in cui sono davvero innumerevoli le cose che si imparano. Non si ampliano solo conoscenze relative al public speaking, ma anche riguardo gli stessi argomenti trattati, dall’economia alla finanza al marketing e via dicendo.
Una delle cose più incredibili ed emozionanti dell’intera esperienza è stata sicuramente la visita alle Nazioni Unite. Tutto è stato così entusiasmante. Anche il pensiero di star solcando il suolo su cui pochi attimi prima sono passati esponenti di inestimabile valore per il mondo intero è davvero inspiegabile a parole. Vorrei sottolineare, anche, il valore e l’importanza per quanto riguarda la cerimonia di chiusura. Tra gli ospiti presenti anche Valery Owens Biden, sorella del presidente americano Joe Biden e politica anch’essa, una donna dai valori incredibili e di enorme garbo, che è riuscita a tenere alta l’attenzione su di lei con un discorso estremamente semplice e naturale. In quel momento stava giungendo al termine quella che per me sarà sempre una delle esperienze più belle, importanti e indimenticabili del mio percorso universitario, ha dato un senso profondo a questo momento.

Che dire..

Tutto è stato davvero perfetto! Ero preparata a ciò che avrei vissuto una volta lì ed ero sicura del posto in cui mi trovavo. Mai mi sono sentita in pericolo, seppur fossi insieme ad altre ragazze in una città immensa dall’altra parte del mondo che come qualsiasi altro luogo ha innumerevoli pericoli. Non ho mai accusato la solitudine perché avevo dei punti di appoggio (i miei tutor) che sapevo essere reperibili e disponibili 24 ore al giorno. Mai avrei davvero potuto chiedere qualcosa di meglio.
Ho conosciuto una miriade di persone, di tantissime città italiane diverse, ma anche di tantissimi paesi diversi e lontani tra loro. Questo mi ha permesso di conoscere tante culture ed etnie diverse, che, attraverso la condivisione e lo scambio di idee, mi hanno permesso di crescere come persona. Ci tengo a precisare che non è stata solo politica, economia e finanza, ma anche rapporti umani, socialità, amicizie e divertimento. E’ vero, ci sono alcuni giorni in cui mezza giornata va “persa” a causa delle conferenze, ma non è tempo perso, anzi. Quelli sono i momenti più costruttivi, puri e veri di tutta l’esperienza. Oltre al fatto che sono pur sempre stata a New York, una cosa che capita una volta nella vita! Ho vissuto a tremila ogni giornata, letteralmente ogni giorno come se fosse l’ultimo, per vedere, assaporare, toccare con mano e visitare quante più cose possibili.

The end..

Non ci sono aspetti negativi di questa esperienza; forse soltanto il vento, il freddo e la scossa di terremoto avvertita quando mi trovavo lì. Prevale, però, solo un enorme senso di gratitudine per aver potuto far parte di tutto ciò. Consiglio, di una ragazza che l’ha vissuta, davvero vivamente di continuare, se possibile, questa bellissima partnership tra la nostra università Unicollege e Associazione Diplomatici. E’ davvero un’esperienza che chiunque dovrebbe fare, perché è qualcosa che cambia la vita, in un modo o nell’altro.

See you soon New York, thank you for all!

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