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Sguardo all’interno di una redazione

La mia esperienza al Festivaletteratura di Mantova 2024

Tra il 4 e l’8 settembre 2024 si è tenuta a Mantova la 27esima edizione del Festival della Letteratura, una kermesse che da anni ospita i migliori nomi della letteratura mondiale nella fantastica cornice della città lombarda. 

Vi racconto la mia esperienza

Io mi chiamo Samuele Ferrari e grazie ad Unicollege ho avuto la possibilità di partecipare al festival come volontario, prendendo parte all’evento all’interno della Redazione testi e questo è un resoconto della mia esperienza. 

Dal punto di vista organizzativo il Festival della Letteratura di Mantova è un meccanismo perfettamente oliato e ciò è possibile anche grazie ai volontari, che ogni anno dedicano tempo ed energie all’organizzazione dell’evento nei suoi minimi particolari. Partecipare è molto semplice, basta presentare la propria candidatura sul sito del festival e rispondere ad alcune brevi domande su quali mansioni si vogliono svolgere tra redazione, logistica, box office, info point, trasporto degli ospiti e molte altre. Nel mio caso ho avuto l’opportunità di prendere parte all’evento tra le fila della redazione testi, le mie mansioni consistevano nel seguire determinati eventi che mi venivano assegnati e poi scrivere un approfondimento sui temi che erano stati trattati, dopodiché il mio articolo sarebbe stato pubblicato nella sezione “approfondimenti” del sito del festival. 

Autori di livello mondiale al Festival

Lavorare all’interno di una redazione anche se solo per pochi giorni è stata un’esperienza fantastica che mi ha permesso di ampliare molto il mio bagaglio culturale e soprattutto mi ha mostrato il lato pratico di ciò che sto apprendendo nel mio percorso di studi. 

L’autrice Chiara Valerio risponde alle domande dei volontari

Per un appassionato di letteratura come me, poi, Mantova nella settimana del festival diventa il paese dei balocchi, ci sono incontri ed eventi con autori di calibro mondiale ininterrottamente per 5 giorni e grazie al pass da volontario che ho ricevuto ho avuto l’opportunità di partecipare a tantissimi interventi interessanti con autori come Emmanuel Carrère, Joel Dicker, Donatella di Pietrantonio, Federico Buffa e Chiara Valerio. 

L’evento dedicato al giornalismo al Festival

Tra i tanti eventi a cui ho avuto la possibilità di partecipare ce ne sono stati alcuni che mi hanno colpito in maniera particolare, uno di questi è stato l’evento “Guerra ed etica del Giornalismo” con ospiti Sorj Chalandon ex reporter del giornale francese Libération e Lorenzo Tondo giornalista italiano e corrispondente del quotidiano inglese The Guardian, intervistati da Gigi Riva ex giornalista italiano inviato in Medio oriente e nei Balcani durante gli anni Novanta. Il tema centrale dell’incontro è stato quello del giornalismo di guerra e di come negli ultimi 30 anni sia cambiato profondamente insieme al mondo del giornalismo. I due ospiti hanno raccontato le proprie esperienze personali in Iraq e Ucraina per mostrare al pubblico del festival le difficoltà e gli impedimenti che si trovano davanti ogni giorno durante l’esercizio delle proprie funzioni di inviato di guerra. Il mondo del giornalismo è profondamente mutato negli ultimi decenni con l’avvento di Internet e dei social media che hanno reso tutto più veloce a discapito dell’accuratezza e della autorevolezza. Spesso la ricerca della verità e le pratiche di fact checking vengono messe in secondo piano pur di arrivare per primi su una notizia e se il tema sono degli aggiornamenti riguardanti un conflitto possiamo ben capire quanto possa essere pericolosa una notizia pubblicata senza una verifica. 

E c’è di più…

Altri incontri molto avvincenti sono stati quelli che hanno esplorato il legame tra sport e letteratura, come “La danza dell’albiceleste” con Federico Buffa e Fabrizio Gabrielli in cui i due autori de “La Milonga del Fùtbol” hanno raccontato la storia del calcio in argentina dalla sua nascita fino al mondiale vinto in Qatar nel 2022, passando per la vita e la carriera di Diego Armando Maradona. Oppure “Il pugilato” con Antonio Franchini, in cui l’autore napoletano ha ripercorso la storia della boxe dalle Olimpiadi antiche fino a Muhammad Ali e Joe Frazier. 

Inoltre ho avuto l’occasione di prendere parte all’evento organizzato da Unicollege dal titolo Tradurre senza troppo tradire con ospiti Luciano Mazziotta, scrittore e traduttore e Bianca Tarrozzi, poetessa e traduttrice, il tema dell’evento è stato quello della traduzione delle poesie. Per i due ospiti la traduzione di testi poetici è un operazione di riscrittura difficoltosa e piena di insidie, un modo di dialogare con l’autore per metterlo e mettersi in discussione.

L’autore Joel Dicker racconta il suo approccio alla scrittura nell’evento Accenti

Una grande opportunità formativa

Voglio ringraziare Unicollege per avermi dato questa grande opportunità che mi ha aperto una finestra sul mondo del giornalismo e mi ha permesso di vivere dall’interno la realtà di una redazione.